E’ interessante notare come le analisi a posteriori
permettano di sfatare alcuni luoghi comuni o idee diffuse.
C’e’ un detto storico, il famoso “basta che respira”, che indicherebbe come molti maschi tendano a
provarci con tutti gli esseri femminili che gli capitino sotto tiro. Ma non e’
cosi’.
Il meccanismo piu diffuso del maschio non selettivo consiste
unicamente nel valutare quale ragazza sia disponibile ad offrirsi a lui. La conseguenza
consiste nel fatto che tale ragazza venga promossa a pieni voti da codesto
maschio, a prescindere dal suo livello estetico. “Belle o brutte me le faccio
tutte”, bene inteso quelle che ci stanno senza fargli sprecare troppo sudore:
la brilla da discoteca che fa capire il suo interesse, la tipa in chat disposta
ad incontrarlo, la amica di amici single.
Tali pulzelle sono quasi sempre di estetica molto modesta.
Caratteristica comune dei perpetratori della filosofia
“Basta che me la da” e’ quella di operare con gli amici una rivalutazione
massimalistica della cozza D.O.C. sedotta nella fase post coitale: “Non e’ poi
cosi’ male”, “ha begli occhi”, “le sue mani sono curate”.
Un po come dire che un calciatore non in possesso dei
fondamentali del gioco del calcio “pero’ ha un bel fisico” oppure “ha grande
corsa” o “fa spogliatoio”.
L’origine del meccanismo in questione puo dipendere dalla
bassa autostima del maschio perpetratore di tale filosofia, dalla sua pigrizia, dal suo
arrapamento o dalla combinazione di queste cause.
Sempre in linea con il vecchio detto “Donne e buoi dei livelli
tuoi”